"L'iperprotettività dei genitori verso i figli, soprattutto durante il periodo dell'infanzia e della crescita, può causare loro dei danni psicologici permanenti da adulti". A mettere in guardia le mamme e i papà dall'essere troppo apprensivi è una nuova ricerca, pubblicata sul Journal of Positive Psychology, una delle più vaste su questo tema. Gli studiosi hanno seguito più di 5000 persone fin dalla loro nascita, nel 1946: dall'analisi è emerso che i partecipanti cresciuti senza genitori troppo "opprimenti"erano proprio quelli che risultavano avere il punteggio più alto in sondaggi riguardanti la felicità e il loro benessere generale.
Se è noto da tempo quanto l'infanzia abbia profondi effetti sulla crescita di un individuo, la ricerca è una delle prime a "calcolare" sul lungo periodo l'impatto di alcuni comportamenti da parte dei genitori. Al contrario di alcuni studi precedenti, secondo i quali i figli con legami molto stretti con madri e padri sono più predisposti a creare una relazione forte con il partner, dagli esperimenti condotti dai ricercatori della University College London è emerso che i più "infelici" erano proprio i volontari che, intervistati all'età di circa quarant'anni, ricordando l'infanzia descrivevano la mamma e il papà come iperprotettivi.
"Un controllo costante, psicologico, sui bambini può limitare la loro indipendenza e può, infine, farli sentire meno capaci di regolare il proprio comportamento in base alle situazioni", spiegano gli studiosi. Invadere la loro privacy o prendere decisioni al posto loro può aumentare il bisogno da parte del piccolo di una o di entrambe le figure genitoriali. Ma ciò non significa lasciare fare ai figli ciò che più vogliono: nessuna ripercussione a livello psicologico c'è stata sui bambini ai quali i genitori ogni tanto vietavano di uscire fuori a giocare.
"I genitori sono vitali per il benessere mentale delle future generazioni - spiega l'autore dello studio, il professor Mai Stafford della Medical Research Council’s Lifelong Health and Ageing unit dell'università inglese -. Da questo punto di vista bisognerebbe ridurre le pressioni economiche e di altro tipo sulle mamme e sui papà, in modo che possano dedicarsi a creare una relazione migliore con i loro figli, senza eccessi".
http://www.huffingtonpost.it/2015/09/04/genitori-iperprotettivi-danni-psicologici-ricerca_n_8088452.html?ref=fbpr
"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni
Grazie a tutti per la collaborazione
sabato 5 settembre 2015
Scuola senza zaino: biro e righelli sono in condivisione. E i libri restano in classe. Le verifiche? “Personalizzate”
E' un progetto nato nel 2002 a Lucca, a cui finora hanno aderito 127 istituti della penisola, e da quest’anno se ne aggiungeranno altri 63 in Toscana. Si sviluppa sulla scia della della pedagogia montessoriana e punta a responsabilizzare gli alunni dove "il carico di lavoro dipende dai livelli di capacità".
L’inizio della scuola è alle porte, molte famiglie fanno i conti con il rincaro dei prezzi della cartoleria, altre invece possono tirare un sospiro di sollievo perché nelle classi dei loro figli zaini e astucci non sono ammessi. Biro, matite, gomme, forbici, squadre e righelli sono in condivisione e a fine lezione quaderni e libri vengono sistemati negli scaffali all’ingresso dell’aula. La “scuola senza zaino” è un progetto nato nel 2002 a Lucca, a cui finora hanno aderito 127 istituti della penisola, e da quest’anno se ne aggiungeranno altri 63 in Toscana (la Regione con una delibera del 31 luglio ha previsto un finanziamento di 50mila euro all’anno fino al 2020).
Una scuola più leggera non solo ha una diversa organizzazione degli spazi, ma offre anche percorsi didattici personalizzati e allo stesso tempo abitua gli alunni a lavorare in gruppo.
Una scuola più leggera non solo ha una diversa organizzazione degli spazi, ma offre anche percorsi didattici personalizzati e allo stesso tempo abitua gli alunni a lavorare in gruppo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/05/scuola-senza-zaino-biro-e-righelli-sono-in-condivisione-e-i-libri-restano-in-classe-le-verifiche-personalizzate/2005529/
I siciliani...
La spiaggia su cui muore l’Europa
Mentre la polizia ceca “marchia” i migranti, Italia, Francia e Germania chiedono all’Ue di rivedere le norme sull’asilo. Una foto scuote il mondo.
Il bambino con la faccia nella sabbia si chiamava Aylan. Tre anni. Pantaloncini al ginocchio, una maglietta rossa, le braccia stese dalla risacca. Ieri mattina la corrente lo ha spinto indietro, fino alla spiaggia di Bodrum, Turchia, la stessa spiaggia da cui era partito poche ore prima.
http://www.lastampa.it/2015/09/03/italia/cronache/aylan-e-quella-traversata-da-bodrum-pochi-chilometri-diventati-una-trappola-g2ORPM6VE9DYZquua7bNyO/pagina.html
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