"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
...................................................................................................
GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

domenica 22 novembre 2015

Come stimolare ogni giorno l'intelligenza dei bambini, secondo il metodo Feuerstein

intelligenzaL'intelligenza non è solo innata, ma può essere anche insegnata. E' questo il risultato a cui era giunto dopo anni di ricerche Reuven Feuerstein, professore di psicologia e pedagogia in Israele e negli Stati Uniti e fondatore di un metodo per lo sviluppo del potenziale di apprendimento dei bambini (il metodo Feuerstein).
La giornalista Nessia Laniado nel libro "Come stimolare giorno per giorno l'intelligenza dei vostri bambini" (edizioni Red) propone alcuni suggerimenti che ogni genitore può applicare nella vita di tutti i giorni per potenziare le doti del bambino e portare alla luce i suoi talenti.
"Non si tratta di dare lezioni di intelligenza, ma di saper cogliere nei gesti quotidiani le infinite occasioni per arricchire di pensieri, conoscenze, emozioni, ricordi, domande, simboli, parole, dunque la vita dei nostri figli" dice l'autrice.
Leggi anche: 11 dritte per allenare l'intelligenza dei bambini
1 Insegnate l'attenzione: quando dovete dire qualcosa di importante guardate il piccolo negli occhi
L'intelligenza dipende dall'attenzione. Uno studio della Washington University di Saint Louis ha scoperto che l'intelligenza fluida, quella cioè che permette di trovare soluzioni creative, dipende soprattutto dalla capacità di attenzione. E l'attenzione non fa parte del patrimonio genetico, ma si impara.
Fin da quando è neonato la mamma deve il più possibile stare vicino al piccolo, guardarlo negli occhi quando gli parla. In questo modo insegna al neonato a concentrarsi sul suo volto."L' interazione della mamma con il neonato è fondamentale per lo sviluppo affettivo e della capacità di apprendimento."
Leggi Come costruire un buon legame affettivo con il neonato
Anche con i bambini più grandi dovete cercare di catturare la loro attenzione quando dovete insegnargli qualcosa. Se ad esempio dovete spiegare a vostro figlio di non rubare il posto sullo scivolo a un altro bambino, prima di tutto mettetevi alla sua altezza, guardatelo negli occhi e annunciate le vostre intenzioni: “Adesso voglio dirti una cosa importante”; poi motivate quello che volete dire: “Se rubi il posto a un bambino, lo fai arrabbiare. Ti piacerebbe se lui lo facesse a te?”; Infine concludete, guardandolo sempre negli occhi, ribadendo la regola che volete insegnare: “Quando vuoi salire sulla scivolo, aspetti il tuo turno”. In questo modo avrete esercitato la sua attenzione e favorito la memorizzazione della regola.
2 Fatelo vivere in un ambiente ordinato
Un ambiente disordinato e confuso favorisce la disattenzione. Cercate di tenere la sua camera ben in ordine. In modo che ogni oggetto abbia il suo posto e il bambino possa scegliere intenzionalmente e senza perdersi nella confusione il gioco che vuole.
3 Motivatelo a esprimersi con le parole
“Insegnare il linguaggio a un bambino è fornirgli lo strumento indispensabile perché possa sperimentare i più alti livelli di astrazione del pensiero".
Abituatelo fin da piccolissimo ad esprimersi a parole e non con pianti. Ad esempio, se piange perché vuole un succo di frutta, anziché darglielo e basta, provate a stimolarlo in questo modo, in una mano tenete il succo e nell'altra un bicchiere d'acqua e chiedetegli: "Vuoi acqua o succo?". In questo modo sarà fortemente motivato a imparare la parola succo. “La parola diventa il mezzo più adatto per esprimere ciò che vuole”.
Leggi anche: Il linguaggio dei bambini
4 Per aumentare il suo vocabolario proponetegli il gioco dell'albero
Per arricchire il linguaggio del bambino proponetegli, ogni volta che si presenta l'occasione, il gioco dell'albero. Si parte con una parola (il tronco) e via via la si arricchisce di particolari (i rami).
Ad esempio, partendo dalla parola "uva" si elencano prima le parti che compongono il frutto: acini o chicchi, buccia, grappolo, picciolo; poi si nominano tutti gli aggettivi che vengono in mente: tonda, dolce, aspra, bianca, nera... poi i verbi che si possono riferire a quella parola: lavare, raccogliere, mangiare spremere, pigiare...; gli avverbi: si mangia lentamente... e infine chiedetegli di dire le categorie: cibo, vegetale, frutto...
Quest'ultima è la parte più stimolante dell'acquisizione della parola. "Attraverso le categorie i bambini imparano a mettere ordine nell'universo del linguaggio, stabiliscono delle gerarchie, fanno associazioni".
Leggi anche: Linguaggio bambini, come arricchire il vocabolario
5 Se sbaglia, non correggetelo in pubblico
Gli errori vanno corretti, ma mai di fronte agli altri: il bambino si sentirebbe umiliato e potrebbe perdere la voglia di comunicare. Quindi se vostro figlio commette un errore, aspettate il momento di essere soli, prendetelo da parte e con dolcezza spiegategli dove ha sbagliato. Ricordategli anche i suoi miglioramenti. Ad esempio, se ha sbagliato a pronunciare una parola, ditegli come si dice correttamente, poi aggiungete: "Ti ricordi quando non riuscivi a dire 'arrosto', ora invece lo dici bene...". Sottolineando il precedente successo, non perderà la fiducia in sé.
Leggi anche: Autostima in 7 regole: ecco come crescere bambini sicuri
6 Ascoltate i suoi racconti senza interromperlo
Se il piccolo vi sta raccontando un aneddoto sulla sua giornata a scuola e nel farlo si esprime male, ad esempio sbaglia un verbo, e voi lo correggete, rischiate di fargli perdere il filo del discorso e di chiudere la comunicazione. “E' importante non reprimere i bambini nella loro spontaneità espressiva, soprattutto quando raccontano qualcosa che li tocca emotivamente. Per correggere la sintassi avremo altre occasioni.”
7 Lasciatelo fare da solo tutte le volte che ve lo chiede
I bambini hanno grande capacità di osservazione e di imitazione, strumenti formidabili per lo sviluppo intellettivo e la capacità di concentrazione. Quindi se vi chiedono di fare qualcosa: aiutare a lavare i piatti, sparecchiare, vestirsi da soli.... lasciateli fare, anche se ci impiegheranno più tempo, se saranno approssimativi, o faranno dei pasticci, avranno modo di imparare. Se vi sostituite sempre a loro nel fare le cose, non solo non impareranno, ma si sentiranno sottovalutati e perderanno fiducia nelle loro capacità.
Leggi anche: 10 modi pratici per educare i bambini all'autonomia


http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/psicologia-3-6-anni/come-stimolare-l-intelligenza-dei-bambini-secondo-il-metodo-feuerstein