Caro Socrate, forse per te è difficile immaginare la rete. Provo a spiegarti di cosa si tratta: la rete è quasi un palcoscenico, dove ognuno cerca di prevalere, senza chiedersi se ci sia un limite alle proprie conoscenze, al proprio sapere, al proprio modo di fare; la rete non considera se un rapporto di amicizia è sincero o è solo una cosa che noi chiamiamo amicizia. Caro Socrate, mi viene quasi voglia di immaginarti su twitter o su facebook, mentre navighi in rete, proprio come uno di noi, mentre cerchi di comunicare e trasmettere il tuo pensiero: il rispetto, l’interesse per gli altri, la passione per la conoscenza. Ti immagino che cerchi di comunicare e trasmettere il tuo modo di ragionare e cerchi di trasmettere tutto quello che in genere impariamo su di te dai libri; ma, mentre penso tutto questo, mi viene il dubbio che nella rete potresti non essere considerato in modo corretto. Sai, la rete è un posto dove sembra che ci sia il massimo della democrazia, dove tutti apparentemente sono messi sullo stesso piano; ma, in realtà credo che si tratti solo di un’illusione e molte persone, spesso troppe, si convincono sbagliando di essere le migliori e di poter stare anche sullo stesso piano di uno come te, anche se sono prive della capacità di sapersi mettere in discussione, anche se non sono umili e non sanno ascoltare e capire gli altri.
Vedi caro Socrate, la nostra società è veramente strana; ha avuto la fortuna di ereditare la cultura di millenni, ma su tante cose bellissime che ha ereditato, compreso il tuo pensiero, è distratta, non riesce a fermarsi per riflettere; forse perché è affascinata dal lusso ed è convinta di poter avere in mano la soluzione di tutto in un megabyte. Credo però. che non tutto sia perduto, perché la scuola e quanto ci viene insegnato, non solo sui libri, può riavvicinarci e farci capire quale è il valore dell’amicizia, del rispetto reciproco, del saper ascoltare e capire. Per questo motivo credo che riusciremo ancora a raccogliere almeno un po’ degli insegnamenti del tuo pensiero e sono sicuro che nella nostra scuola potresti avere ancora un ruolo importante e aiutarci nella nostra crescita.
Ti saluto, Matteo Coghe
(3ªLiceo delle Scienze Umane Niccolò Tommaseo, Cagliari)