"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni
Grazie a tutti per la collaborazione
lunedì 25 aprile 2016
domenica 24 aprile 2016
Proibire i cellulari ai bambini: lo richiesta dei pediatri italiani
L’utilizzo dei cellulari, come spiegano i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, si sta modificando da uso ad abuso e gli effetti dannosi per la salute sono sempre più lampanti: mancanza di concentrazione, difficoltà di apprendimento e aggressività.
Ma non solo. L’allarme riguarda anche le onde magnetiche emanate dai telefonini: “L’Italia è al primo posto in Europa per numero di cellulari in utilizzo e l’età media dei possessori diminuisce sempre di più – spiega Maria Grazia Sapia, pediatra – Stiamo passando da un uso ad un abuso. Non dimentichiamo che cellulare, o smartphone che dir si voglia, è sinonimo di piccolo ricetrasmittente che viene normalmente tenuto vicino alla testa, durante le chiamate o mentre si sta giocando o comunicando.
sabato 9 aprile 2016
Un dettato al giorno toglie gli errori di torno
Qualche giorno fa ho letto un articolo che riguarda proprio il ritorno dell’uso del dettato nella scuola elementare in Francia. L’annuncio è stato dato dal Ministro francese dell’Istruzione, Najat Vallaud- Belkacem, il quale ha illustrato i nuovi programmi scolastici per il 2016. Secondo questi programmi, infatti, già dal prossimo anno i nostri colleghi francesi delle scuole elementari, dovranno far fare ai loro studenti un dettato al giorno, al fine di evitare i frequenti errori ortografici, grammaticali e sintattici che insorgono nella lingua scritta e per garantire una solida base per tutti gli studenti e una corretta padronanza della lingua.
Ricordiamo infatti che in Francia il dettato è la prima prova della maturità liceale e vi è inoltre una tradizione di gare di dettato in cui si sono cimentati anche scrittori e intellettuali. E se una mela al giorno toglie il medico di torno, diciamo pure che: “ un dettato al giorno toglie gli errori di torno ” anzi più che errori oserei dire…”orrori”.
giovedì 7 aprile 2016
Scuola, la rivoluzione dei maestri senza zaino e senza voto
di Alex Corlazzoli
“La scuola la vorrei senza pagelle e con tante cordiali chiacchiere con i genitori, perché, alla fine, invece di una bella pagella, si abbia un bel ragazzo, cioè un ragazzo libero, sincero, migliore comunque”.
Sono le parole di un uomo diventato maestro appena finita la seconda Guerra Mondiale: Mario Lodi, l’autore di Cipì.
“Quando introduciamo competizione, tensione verso il risultato, disuguaglianze per gradi di prestazione, classificazioni, divisioni, neghiamo – scrivono nella petizione gli amici di “Senza Zaino” – in pratica il diritto delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi al piacere di apprendere, di star bene con gli altri, di imparare ognuno con i propri tempi facendo quel che può. Il voto disturba la crescita, l’autostima, abbassa la considerazione di se stessi e degli altri. Per scuola della responsabilità intendiamo una scuola dove gli alunni sono protagonisti nel e del loro apprendimento, che decide con loro i punti di forza e i punti deboli su cui occorre migliorare. Se utilizziamo la valutazione per costringere, intimidire, giudicare, confrontare produciamo e distribuiamo feedback valutativi che sostanzialmente si traducono in giudizi su se stessi e sul loro valore come persone”.
“La scuola la vorrei senza pagelle e con tante cordiali chiacchiere con i genitori, perché, alla fine, invece di una bella pagella, si abbia un bel ragazzo, cioè un ragazzo libero, sincero, migliore comunque”.
Sono le parole di un uomo diventato maestro appena finita la seconda Guerra Mondiale: Mario Lodi, l’autore di Cipì.
“Quando introduciamo competizione, tensione verso il risultato, disuguaglianze per gradi di prestazione, classificazioni, divisioni, neghiamo – scrivono nella petizione gli amici di “Senza Zaino” – in pratica il diritto delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi al piacere di apprendere, di star bene con gli altri, di imparare ognuno con i propri tempi facendo quel che può. Il voto disturba la crescita, l’autostima, abbassa la considerazione di se stessi e degli altri. Per scuola della responsabilità intendiamo una scuola dove gli alunni sono protagonisti nel e del loro apprendimento, che decide con loro i punti di forza e i punti deboli su cui occorre migliorare. Se utilizziamo la valutazione per costringere, intimidire, giudicare, confrontare produciamo e distribuiamo feedback valutativi che sostanzialmente si traducono in giudizi su se stessi e sul loro valore come persone”.
Cortometraggio sull’incanto di essere diversi
For the Birds è una metafora della vita stessa; ci troviamo davanti ad una comunità di uccelli che abita su un filo elettrico, ma potrebbe essere una comunità di vicini o l’aula di una scuola, dove essere diverso è motivo di burle e critiche.
A volte è meglio che ci critichino per essere diversi piuttosto che ci accettino per esserci adattati agli altri, per essere uguali a coloro i quali un giorno ci hanno rifiutato e disprezzato.
lunedì 4 aprile 2016
In Australia, un bus-libreria per bambini
Nei giorni della manifestazione – tra le più importante rassegne dedicate alla letteratura in Australia, con la presenza di autori locali e internazionali – circa 4.000 studenti di 28 diversi comprensori scolastici hanno varcato la soglia della biblioteca mobile, scoprendo un affascinante microcosmo in grado di ridurre le distanza con il mondo dei libri.
Al suo interno (nella foto in apertura, di Alphonsus Fok) Russ the bus - con il suo design giocoso e un astuto impiego del colore – disponeva di quattro zone interne adibite a diverse funzioni – cabina del conducente, area multimediale, biblioteca e area gioco. Pratico, resistente ed economico, si è rivelato capace di ospitare fino a 20 bambini contemporaneamente, offrendo loro spazi per attività, ma anche sedute stabili e sicure per gli spostamenti.
domenica 3 aprile 2016
La quiete dopo la tempesta
Litigare in presenza dei bambini non è una buona norma, come ci ricorda Simona Vezzuto in questa semplice filastrocca...
Ansia infantile: sintomi e disturbi correlati
di Ana Maria Sepe
L’ansia non è solo una prerogativa dell’adulto; infatti molti bambini e adolescenti vivono un disagio che può durare a lungo e in modo significativo ne lla loro vita. Questo disturbo se non trattato tempestivamente, può portare a:
Ripetute assenze a scuola o mancato completamento del periodo scolastico
Deterioramento nei rapporti con i coetanei.
Bassa autostima.
Abuso di alcool o altre droghe.
Problemi di adattamento in situazioni sociali
Disturbi d’ansia permanente in età adulta.
-Disturbo d’Ansia Generalizzato: Bambini con questo disturbo sono estremamente preoccupati per le loro attività; di tipo scolastico, sportivo o nel relazionarsi coi coetani. Questi soggetti in genere sono molto ubbidienti, ma insicuri, introversi e sono fondamentalmente chiusi in cameretta davanti al pc. Essi possono lamentare mal di stomaco o altre condizioni che sembrano avere una causa fisica. In eta’ più adulta configurano disturbo evitante della personalità.
–Disturbo d’Ansia di separazione: I bambini con questo disturbo spesso hanno difficoltà a lasciare i loro genitori per andare a scuola o al campo estivo, e non amano per niente rimanere da soli. Spesso, loro si “aggrappano” ai genitori di fronte altre persone ed hanno difficoltà ad addormentarsi. Il disturbo d’ansia di separazione può essere accompagnato da una costante tristezza o paura che un membro della famiglia possa morire. Tra i disturbi d’ansia è quello più comune tra i bambini.
-Fobie: i Bambini affetti da fobie sono coloro che vivono le paure in modo eccessivo rispetto a determinate situazioni oltre che ad oggetti reali. Il disturbo può concentrarsi su animali, tempeste, l’acqua, luoghi alti o situazioni come essere chiusi in uno spazio ristretto. I bambini che sono terrorizzati non accettano di essere criticati o giudicati duramente dagli altri. In tal caso consiglio fortemente di non forzare il bambino a superare determinate situazioni ma è opportuno intervenire in modo adeguato al fine di non invalidare la loro vita.
Disturbo di Panico: gli “attacchi di panico” nei bambini si esplicitano senza motivo apparente. I sintomi di un attacco di panico sono accelerazione cardiaca, sudorazione, vertigini, nausea o sensazione di morte imminente. L’esperienza è così terribile per il bambino da configurare frequenti attacchi di panico generati dalla paura stessa a tal punto da creare un circolo vizioso. Questi bambini tendono essenzialmente ad allontanarsi da fattori che secondo loro potrebbero essere motivo d’ansia come la scuola.
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