"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

domenica 3 aprile 2016

Ansia infantile: sintomi e disturbi correlati



di Ana Maria Sepe
L’ansia non è solo una prerogativa dell’adulto; infatti molti bambini e adolescenti vivono un disagio che può durare a lungo e in modo significativo ne lla loro vita. Questo disturbo se non trattato tempestivamente, può portare a:
Ripetute assenze a scuola o mancato completamento del periodo scolastico
Deterioramento nei rapporti con i coetanei.
Bassa autostima.
Abuso di alcool o altre droghe.
Problemi di adattamento in situazioni sociali
Disturbi d’ansia permanente in età adulta.
-Disturbo d’Ansia Generalizzato: Bambini con questo disturbo sono estremamente preoccupati per le loro attività; di tipo scolastico, sportivo o nel relazionarsi coi coetani. Questi soggetti in genere sono molto ubbidienti, ma insicuri, introversi e sono fondamentalmente chiusi in cameretta davanti al pc. Essi possono lamentare mal di stomaco o altre condizioni che sembrano avere una causa fisica. In eta’ più adulta configurano disturbo evitante della personalità.

Disturbo d’Ansia di separazione: I bambini con questo disturbo spesso hanno difficoltà a lasciare i loro genitori per andare a scuola o al campo estivo, e non amano per niente rimanere da soli. Spesso, loro si “aggrappano” ai genitori di fronte altre persone ed hanno difficoltà ad addormentarsi. Il disturbo d’ansia di separazione può essere accompagnato da una costante tristezza o paura che un membro della famiglia possa morire. Tra i disturbi d’ansia è quello più comune tra i bambini.

-Fobie: i Bambini affetti da fobie sono coloro che vivono le paure in modo eccessivo rispetto a determinate situazioni oltre che ad oggetti reali. Il disturbo può concentrarsi su animali, tempeste, l’acqua, luoghi alti o situazioni come essere chiusi in uno spazio ristretto. I bambini che sono terrorizzati non accettano di essere criticati o giudicati duramente dagli altri. In tal caso consiglio fortemente di non forzare il bambino a superare determinate situazioni ma è opportuno intervenire in modo adeguato al fine di non invalidare la loro vita.

Disturbo di Panico: gli “attacchi di panico” nei bambini si esplicitano senza motivo apparente. I sintomi di un attacco di panico sono accelerazione cardiaca, sudorazione, vertigini, nausea o sensazione di morte imminente. L’esperienza è così terribile per il bambino da configurare frequenti attacchi di panico generati dalla paura stessa a tal punto da creare un circolo vizioso. Questi bambini tendono essenzialmente ad allontanarsi da fattori che secondo loro potrebbero essere motivo d’ansia come la scuola.

Disturbo Ossessivo-Compulsivo: Bambini con disturbo ossessivo-compulsivo, sono intrappolati in un modello di pensieri e comportamenti ripetitivi. Sebbene imparano a riconoscerli come pensieri insensati , diventa per loro molto difficile da gestire. Comportamenti compulsivi possono includere il lavaggio ripetuto delle mani, controllare ripetutamente lo zainetto, o controllare i compiti.

Disturbo post-traumatico da stress: si configura nei bambini che hanno sviluppato stress post-traumatico dopo un evento, come ad esempio l’abuso fisico o sessuale oppure dopo un esperienza traumatizzante quale una disgrazia, un evento violento. Questi bambini difficilmente dimenticano, anzi tendono ad associare le situazioni con il trauma. Esempio, se hanno subito un trasferimento improvviso ,ogni loro spostamento sarà associato al trauma.
Quanto sono comuni i disturbi d’ansia?
I disturbi d’ansia sono tra i più comuni problemi emozionali- comportamentali durante l’infanzia e l’adolescenza. Circa 13 per cento dei soggetti con età compresa tra 9-17 hanno una qualche forma di disturbo d’ansia. Le ragazze sono più predisposte al problema rispetto i ragazzi. Circa la metà di questi sviluppano successivamente la depressione.

Chi è più a rischio?
Recenti ricerche hanno confermato che il carattere può svolgere un ruolo importante nei bambini. Per esempio, alcuni bambini che hanno difficoltà nell’apprendimento o nell’inserimento sociale sono più predisposti. È opportuno in tal senso avvalersi di un sostegno pedagogico al fine di indirizzare il bambino nella vita scolastica in modo più efficiente. le paure infantili spesso tendono a scomparire man mano che crescono.L’età più delicata del bambino va tra i 6 e 8 anni. Un eccesso di ansia nei bambini di questa età può essere un segnale di allarme nella crescita dell’autostima.

Gli studi suggeriscono che i bambini hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia se i genitori soffrono anche loro d’ansia. Non dimentichiamo che certi disturbi sono anche ereditari.
Cosa possono fare i genitori?
Terapia familiare

Tecniche di psico-traslazione (Le tecniche proposte in questa sezione non vanno intese come un’alternativa alla psicoterapia, piuttosto come un’integrazione ad essa, o semplicemente come un esercizio di rafforzamento da poter fare a casa propria).

Nella psicoanalisi induttiva la risultante dell’equazione data dai coefficienti endogeni ( struttura comportamentale) ed il coefficiente esogeno del fiv, l’incesto traumatico, (CHE COSA E’ IL FIV) configurano il disturbo d’ansia. Di conseguenza il feedback del bambino viene stravolto.

Questa tecnica consiste nel riordinare il feedback del bambino. Ai fini di una riabilitazione psichica-comportamentale bisognerà quindi canalizzare un processo emotivo positivo attraverso associazioni di colori immagini azioni e parole. Esse interagiscono con “il fiv“, il quale non va eliminato ma sostituito con un nuovo fattore dedotto dalla sintesi di nuovi incesti positivi ricavati per l’appunto dall’elaborazione delle associazioni.
Vari esempi

-Il bambino ha paura del buio
In casa ci sono le luci accese in diverse camere; insieme al bambino si farà un gioco. Saltellando ed applaudendo si andrà a spegnere qualche luce. Di seguito si incoraggerà il bambino ad imitarlo.
-Il bambino ha paura degli animali
mostrare immagini belle e divertenti di animali, favole dove gli animali hanno uno sguardo amichevole.
Giocare insieme al bambino imitando il verso di animali. L’importante è non avere fretta ed essere molto pazienti.
Contro la paura infantile
Rispetta le paure del bambino ed evita frasi come “aver paura è da stupidi“
La punizione va utilizzata in rare occasioni , senza mai ricorrere a punizioni corporali
Qualora fossero necessari dei cambiamenti, il bambino va gradualmente preparato
Cerca di mantenere la calma e non perdere la calma in situazioni di stress , per esempio, se il bambino comincia a piangere in sala d’attesa dal medico
Non essere superprotettivo con il bambino, ne uscirebbe una persona dipendente senza risorse per affrontare le complicazioni
Minimizza i timori e le paure del bambino,senza sottovalutare
Cerca di nascondere le tue paure proprio davanti al bambino . Ricorda che i bambini imparano per imitazione e diventano i contenitori delle frustrazioni dei genitori.

L’ansia , a differenza della fobia, non è legata a qualcosa di concreto. Ha a che fare con l’autostima, l’insicurezza, la paura di fare le cose sbagliate, di non essere accettato e amato, e così via. Un chiaro esempio è il bambino angosciato dalla perfezione del suo comportamento: “Ho fatto bene Ho detto la cosa giusta“. E’ importante sapere che cosa ci aspettiamo dai nostri figli senza pretendere cose che non sono in grado di fare.
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.
Madre Teresa di Calcutta