In pratica si produce energia pedalando, collegando ad una dinamo alcuni dispositivi a pedali o a manovella: in questo modo si produce elettricità da trasferire alla rete o da accumulare per un uso differito nel tempo. L'obiettivo è diventare donatori di watt; come dice il prof:"Il tema dell’energia e del suo uso oculato non si può affrontare unicamente in termini energetici. Occorre un intervento sul piano culturale per produrre consapevolezza".
Le postazioni sono 18: otto spin-bikes collegate mediante cinghia e puleggia alle dinamo, otto dinamo dotate di manovelle per consentire la ricarica di cellulari e altri dispositivi, due rulli liberi da allenamento indoor per bici collegati mediante demoltiplica costituita da tre pulegge alla dinamo.
Ci sono tessere con chip elettronico dove vengono registrati i Watt accumulati dal singolo studente e immessi in un accumulatore centrale a disposizione della rete elettrica della scuola. Mentre si pedala da soli o in compagnia è sempre possibile vedere su un grande monitor l'energia che si sta producendo, che è nell'ordine di 100 watt(una persona che pedala per un’ora con una potenza istantanea di 100W), energia necessaria ad alimentare per un’ora cinque lampadine da 20W, oppure tenere acceso per sei minuti un phon da 1000W. Il progetto non ha la pretesa di rendere autonoma la scuola dal punto di vista energenetico, ma solo di stimolare una consapevolezza "verde" e perchè no anche dimagrire: pedalando si bruciano grassi e non petrolio.