Di Gabriella Maddaloni. Il Comitato di Oslo ha assegnato ieri il Premio Nobel per la Pace 2014 a 2 persone: la diciassettenne pachistana Malala Yousafzai e il sessantenne indiano Kailash Satyarthi.
La prima è una giovanissima donna musulmana, divenuta simbolo dei diritti delle donne dopo l’attentato subito 2 anni fa dai talebani a causa delle sue battaglie per il diritto all’istruzione proprio della donna, che in Medio Oriente vive ancora una situazione assai difficile. Il secondo è un uomo hindu che da anni si batte a favore dei bambini-schiavi in India e del loro diritto a studiare e ad essere liberi: fino ad oggi ne ha salvati 80. 000. Ha organizzando in loro favore decine di manifestazioni pacifiste in India, ispirandosi al principio “gandhiano” della non-violenza.
I 2 hanno pubblicamente ringraziato il Comitato Norvegese tramite la stampa mondiale, affermando di essere “orgogliosi” del premio ricevuto. Hanno inoltre informato che collaboreranno insieme a nuovi progetti sociali a favore dell’istruzione per i più emarginati delle società in cui vivono, come sono appunto donne e bambini. Un chiaro segnale di dialogo e di pace, specie se si pensa che da anni India e Pakistan sono in conflitto a causa della questione territoriale sul Kashmir...