«Avanguardie educative»: le 22 scuole più innovative d’Italia fanno rete per rivoluzionare l’insegnamento. Le esperienze presentate a Genova
di Antonella De Gregorio
Stop alle lezioni frontali, pause ogni dieci minuti, tablet al posto dei libri di testo, spiegazioni in videoconferenza per gli alunni delle piccole scuole di montagna o delle isole minori. È la scuola del futuro, quella che oggi nasce da iniziative coraggiose di prof volonterosi, ma che punta a coinvolgere classi e studenti di tutta Italia. Una «didattica innovativa» (non molta in verità) esiste già ed è quella che si è data appuntamento a Genova, ad ABCD+Orientamenti, il Salone dell’ educazione, dell’orientamento e del lavoro, dove 22 scuole «moderne» hanno presentato la propria esperienza, riassumendola in un progetto: «Avanguardie educative».
«Un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola», spiega Elisabetta Mughini, dirigente dell’Area per la ricerca sull’Innovazione dell’Indire, che ha tenuto a battesimo la «mobilitazione dal basso di alcune realtà della scuola italiana particolarmente dinamiche». Un movimento aperto, al quale possono partecipare tutte le scuole impegnate nella trasformazione di un modello «industriale» e trasmissivo di scuola(«quella che si basa su lezioni in cattedra più che su attività laboratoriali, simulazioni, esperimenti, giochi didattici, materiali aperti e nuove tecnologie», spiega Mughini), «non più adeguato alla nuova generazione di studenti e alla società della conoscenza».
http://www.corriere.it/scuola/14_novembre_07/buona-scuola-nasce-movimento-avanguardie-educative-0582c674-667d-11e4-a5a4-2fa60354234f.shtml