"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

mercoledì 19 novembre 2014

Classi rovesciate e lezioni video: così si fa lezione nelle scuole 3.0



«Avanguardie educative»: le 22 scuole più innovative d’Italia fanno rete per rivoluzionare l’insegnamento. Le esperienze presentate a Genova

di Antonella De Gregorio



Stop alle lezioni frontali, pause ogni dieci minuti, tablet al posto dei libri di testo, spiegazioni in videoconferenza per gli alunni delle piccole scuole di montagna o delle isole minori. È la scuola del futuro, quella che oggi nasce da iniziative coraggiose di prof volonterosi, ma che punta a coinvolgere classi e studenti di tutta Italia. Una «didattica innovativa» (non molta in verità) esiste già ed è quella che si è data appuntamento a Genova, ad ABCD+Orientamenti, il Salone dell’ educazione, dell’orientamento e del lavoro, dove 22 scuole «moderne» hanno presentato la propria esperienza, riassumendola in un progetto: «Avanguardie educative». 
«Un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola», spiega Elisabetta Mughini, dirigente dell’Area per la ricerca sull’Innovazione dell’Indire, che ha tenuto a battesimo la «mobilitazione dal basso di alcune realtà della scuola italiana particolarmente dinamiche». Un movimento aperto, al quale possono partecipare tutte le scuole impegnate nella trasformazione di un modello «industriale» e trasmissivo di scuola(«quella che si basa su lezioni in cattedra più che su attività laboratoriali, simulazioni, esperimenti, giochi didattici, materiali aperti e nuove tecnologie», spiega Mughini), «non più adeguato alla nuova generazione di studenti e alla società della conoscenza».
http://www.corriere.it/scuola/14_novembre_07/buona-scuola-nasce-movimento-avanguardie-educative-0582c674-667d-11e4-a5a4-2fa60354234f.shtml