"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

mercoledì 19 novembre 2014

Studenti indisciplinati prestati ai servizi sociali. «Così imparano»

L’iniziativa di un istituto di Voghera insieme alla Caritas: 80 ragazzi mandati ad aiutare in una mensa e in due dormitori per poveri con l’ok delle famiglie.

di Alessandra Dal Monte

L’Istituto Maserati di Voghera (Pavia)
I ragazzi sospesi per più di due giorni? Non stanno a casa a dormire: all’istituto Maserati-Baratta di Voghera (Pavia) vanno a fare i lavori socialmente utili. Aiutano gli operatori della mensa della Caritas, prestano servizio in due dormitori per poveri e senzatetto. E, novità di quest’anno, puliscono i muri imbrattati dai graffiti.
«Valenza educativa»
La decisione l’ha presa il preside Filippo Dezza: «Volevo dare una valenza educativa alla sospensione: volevo che i ragazzi capissero che andare a scuola è un’opportunità, non una condanna, e che si rendessero conto di ciò che accade fuori. Così, due anni fa, ho stipulato una convenzione con la Caritas, e quest’anno ho allargato la collaborazione anche con il Comune, che “si avvarrà” dei ragazzi per la pulizia dei graffiti». I lavori socialmente utili, precisa il preside, scattano solo con l’autorizzazione dei genitori: «Quando l’alunno viene sospeso io chiamo a casa: se i genitori mi danno l’ok, il ragazzo può prestare il servizio. Ovviamente è coperto dall’assicurazione della scuola e ci sono sempre degli operatori incaricati di seguirlo. La cosa che mi fa più piacere è che in questi due anni nessun genitore mi ha mai detto di no. Anzi, erano tutti entusiasti». Finora circa 80 ragazzi hanno passato le loro mattinate in servizio alla Caritas: si tratta di normalissimi ragazzi vivaci, alcuni con qualche problema familiare alle spalle, altri con situazioni serene, ma un po’ troppo esuberanti......

http://www.corriere.it/scuola/secondaria/14_novembre_13/studenti-condannati-servizi-sociali-preside-cosi-non-ci-ricascano-79add67a-6b27-11e4-8c60-d3608edf065a.shtml