"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

martedì 31 marzo 2015

Giornata mondiale dell'Autismo - 2 aprile 2015

Immagine decorativa
Sancita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007, la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo mira a sensibilizzare, informare, ma soprattutto promuovere la solidarietà verso i malati e le loro famiglie, per aprire un varco nel silenzio che solitamente regna attorno a questo disturbo.

“Light it up blue” (illuminalo di blu) è la campagna mondiale lanciata da Autism Speaks, la più grande organizzazione internazionale che si occupa di autismo, per “accendere i riflettori” su questa patologia: in ogni città aderente monumenti ed edifici simbolo verranno illuminati di blu per significare vicinanza ed attenzione di istituzioni e società civile alle persone che ne sono colpite e alle loro famiglie.

Un modo per accendere la speranza!

domenica 8 marzo 2015

Le 10 regole d'oro per crescere figli deficienti, debosciati e asociali


IS917-007Accontentate sempre il vostro bambino, difendetelo anche se ha torto marcio e non rimproveratelo mai ... Il tema è serissimo, cioè l'educazione dei nostri figli, ma una volta tanto è trattato con sferzante ironia. Gustatevi il decalogo di Giovanni Notarnicola.
Care mamme e cari papà, volete veder crescere i vostri figli deficienti, debosciati e asociali? Seguite alla lettera il decalogo messo a punto da Giovanni Notarnicola, psicologo, psicoterapeuta e docente di riabilitazione motoria all'università di Firenze!
Il ‘manifesto’ del bravo genitore naturalmente è ironico, perché l’obiettivo del suo autore è quello di demolire certe abitudini errate e riportare l’attenzione dei genitori sui valori corretti da inculcare ai propri figli, mettendoli in guardia sulle conseguenze che certi comportamenti, anche se adottati con intenti positivi, possono avere sui nostri figli.

1 Fin dall'infanzia accontentatelo in tutto ciò che chiede così, alla prima rinuncia, gli verranno le convulsioni. Genitori, ma anche nonni e zii, sempre a corto di tempo da dedicare ai loro figli/nipoti, pensano di compensare a questa mancanza riempiendoli di regali e regalini: caramelle, cioccolatini, giochini e qualunque altra cosa venga ai bambini in mente, in un crescendo di richieste il più delle volte inutili. E invece, ogni volta che possiamo, cerchiamo di dedicare loro del tempo, per parlare, giocare insieme. E quando le loro richieste diventano troppe, bisogna avere il coraggio e la fermezza di dire di no, di far capire loro che non si può avere tutto.

2 Non insistete con la formazione morale: onestà, solidarietà, laboriosità, mansuetudine, sono caratteristiche per persone deboli. Se ci guardiamo intorno sembra quasi che nella nostra società chi va avanti siano solo i ‘furbi’, quelli che riescono ad ottenere tanto con poco, magari sgomitando a danno di chi sta vicino. Spetta a noi genitori far comprendere ai figli che non è con questi comportamenti che si ‘vince’ davvero o che si va avanti, perché i veri successi si fondano su valori ben più profondi. Confrontiamoci con loro, magari raccontando nostre esperienze o invitandoli a raccontare le loro, sottolineando aspetti positivi e negativi di ogni comportamento. Non lasciamo insomma che i bambini ‘bevano’ tutto quel che vedono all’esterno: i messaggi che potrebbero transitare non sono sempre dei migliori!

3 Raccogliete e riordinate voi ciò che lascia in giro, crescerà pensando che le responsabilità siano solo degli altri. E’ vero che a far da soli si fa più presto che non ad aspettare che lo facciano i nostri figli, però così non si responsabilizzeranno mai. Incoraggiamoli a rifarsi il letto, a rimettere a posto le costruzioni una volta finito di giocare o ad aiutare la mamma ad apparecchiare la tavola: anche se il risultato non sarà perfetto, andrà bene così. E quando vanno a scuola, evitiamo di portar noi lo zaino: non sarà certo quel peso, trasportato di solito per pochi metri fino a raggiungere l’auto, che potrà rovinargli la schiena! “Attenzione, però: le richieste non vanno fatte come un ricatto” mette in guardia il porf. Notarnicola! “Non diciamo: ‘se metti in ordine la tua stanza ti compro… se non metti a posto non ti faccio…’; si deve mettere a posto perché è giusto che sia così, senza l’obiettivo di ottenere qualcosa in cambio”.

giovedì 5 marzo 2015

E’ importante conoscere e ricordare il vero motivo per cui si “festeggia” l’8 Marzo…


8 marzo vero grande
L’8 marzo non è “la festa” della donna…e trovo disgustoso festeggiare in locali con spogliarelli o altro..
E’, semmai, una giornata di commemorazione di ricordo e di riflessione..
Le origini della festa dell’8 marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.
Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme.
http://ilgiardinodeimieisogni.altervista.org/e-importante-conoscere-e-ricordare-il-vero-motivo-per-cui-si-festeggia-l8-marzo-2