"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
...................................................................................................
GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

domenica 17 settembre 2017

Cos’è l’invidia oggi? Fastidio per il merito e la competenza

OUTSIDE THE BOX
Il successo altrui va ammirato e premiato, non deriso e offeso. Gli attacchi alle cosiddette “élites” nascondono il tentativo di trascinare tutto e tutti verso il basso
SE VOGLIAMO CERCARE un punto di partenza, nella storia universale dell’invidia, dobbiamo tornare a Caino e Abele. Se volete trovare un punto d’arrivo, ricordate quello che vi è accaduto ieri (in spiaggia, per strada, al bar, in ufficio). Qualcuno non sopportava il vostro vestito, il vostro sorriso, il vostro slancio, il vostro successo. E ve l’ha fatto capire. Non avremmo dedicato la copertina a un sentimento privato, però. L’abbiamo fatto perché l’invidia sta calando, come una nebbia fastidiosa, sulla nostra società: condiziona la vita pubblica, le relazioni di lavoro, i rapporti personali. Lo racconta Nicola Gardini (pagine 16-24). Uno studioso del mondo classico racconta come l’invidia sia sempre esistita, e abbia ispirato capolavori, nell’arte e in letteratura. Ma oggi sia diventata endemica, odiosa e pericolosa.
L’INVIDIA CONTEMPORANEA, scrive Gardini, è un tentativo di “declassamento universale”. Non il desiderio di innalzarci, bensì la speranza che gli altri precipitino.