"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

sabato 6 dicembre 2014

Abolizione del voto nella scuola primaria


La scuola primaria ha un valore essenzialmente formativo, il voto (numerico in particolare) si conforma invece come giudizio. Non è una valutazione ma un punteggio dato al bambino sulla base dei contenuti appresi. La scuola deve invece lavorare su un piano diverso: supportare i punti di debolezza per migliorarli e puntare su quelli di forza. Il lavoro complesso della crescita e della maturazione nella fase dell'età evolutiva non può avere come sistema di valutazione una scala numerica (come nella scuola dei primi del '900...). Pensiamo a forme articolate di valutazione discorsiva, che si avvalga di colloqui con famiglia e bambino stesso, che utilizzi strumenti di verifica volti al miglioramento e una successiva valutazione che sia davvero formativa e che dia SENSO all'esperienza di apprendimento. Se vogliamo riferimenti pratici: le scuole più all'avanguadia (pensiamo ai Paesi scandinavi) non hanno il voto; sistema mai preso in considerazione, ed anzi fortemente contestato, dai grandi pedagogisti ed educatori della nostra storia.                                                                                                                                                                                                                                              Elisabetta lombardo