"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

lunedì 8 dicembre 2014

Corsivo addio, dal 2016 si scriverà solo in stampatello

Quella che sembrava una provocazione, in Finlandia diventa realtà: entro due anni gli studenti invece della calligrafia o scrittura corsiva dovranno imparare il ‘fluent typing’. Il motivo? L'addio progressivo alla penna e al passaggio alla tastiera dei pc: perché saper scrivere al computer è più rilevante nella vita di tutti i giorni. Ma non tutti sono d’accordo.
L’intervento di Yahis Martari, docente del Laboratorio di scrittura all'Università di Bologna, programmato tra poche ore a Radio3Scienza sul disuso del corsivo nelle scuole è tutt’altro che una provocazione: in alcuni Paesi l’utilizzo dello stampatello da parte degli alunni sta diventando esclusivo.
Come nelle scuole finlandesi, dove l’abbandonano del corsivo diventa ufficiale. Il motivo è semplice: viene considerato come il primo passo per avvicinare i piccoli alle tastiere dei pc.
“Se imparare la bella scrittura, in quei paesi con sistemi educativi di tutto rispetto come il Regno Unito è quasi un rito di passaggio per gli studenti della scuola primaria, la Finlandia – scrive l’Ansa - è già proiettata nel futuro e a partire dall'autunno 2016 gli studenti finlandesi invece della calligrafia o scrittura corsiva dovranno imparare il ‘fluent typing’, lo stampatello. In vista dell'addio alla penna e al passaggio alla tastiera del computer”.
"Questo passaggio aprirà la strada a un grande cambiamento culturale - ha detto Minna Harmanen del Consiglio Nazionale dell'educazione finlandese, riporta la Bbc - ma saper scrivere al computer è più rilevante nella vita di tutti i giorni".
E come per ogni importante cambiamento che investe anche solo parte della società ci sono favorevoli e contrari. I primi vedono nel cambiamento un'evoluzione della scrittura e quindi un'istruzione scolastica più spendibile sul mercato del lavoro. Altri esperti, invece, si dicono contrari, perché l’addio al corsivo potrebbe creare disagi a quei bambini che frequentano scuole dove non ci sono abbastanza computer.
C'è poi chi fa notare che la scrittura aiuta i bambini a sviluppare le abilità motorie e le funzioni del cervello, e suggerisce che per questi motivi la scrittura potrebbe essere sostituita con l'insegnamento del disegno o di tecniche artigiane.
Il dibattito è solo all’inizio e ancora apertissimo. Di sicuro, però, i responsabili dei sistemi educativi nazionali farebbero bene ad approfondire il tema. Prima che gli eventi e le nuove tecnologie decidano per loro.
                                                                                               TECNICA DELLA SCUOLA