"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

mercoledì 10 dicembre 2014

Unicef: "15 milioni di bambini coinvolti in gravi conflitti"

Pasquale Almirante Martedì, 09 Dicembre 2014
L’anno più devastante è stato proprio il 2014. "Ben 15 milioni di bambini sono stati coinvolti in conflitti violenti in Repubblica Centrafricana, Iraq, Sud Sudan, Stato della Palestina, Siria e Ucraina compresi tutti i bambini sfollati interni o che vivono come rifugiati. A livello globale, 230 milioni di bambini attualmente vivono in paesi e aree colpite da conflitti armati": è l'allarme lanciato
dall'Unicef.
Secondo l'organizzazione, "il 2014 è stato un anno di orrore, paura e disperazione per milioni di bambini, a causa del peggioramento dei conflitti in tutto il mondo che li ha esposti a violenze estreme e alle loro conseguenze, reclutati con la forza e individuati deliberatamente come obiettivi da gruppi combattenti".
“Questo è stato un anno devastante per milioni di bambini - ha detto Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef - I bambini sono stati uccisi mentre erano nelle loro classi a studiare, mentre dormivano nei loro letti. Sono rimasti orfani, sono stati rapiti, torturati, reclutati, violentati e perfino venduti come schiavi. Mai nella storia recente così tanti bambini sono stati soggetti a brutalità così orribili”.
Nel 2014, sottolinea l'Unicef, "centinaia di bambini sono stati rapiti dalle loro scuole o mentre erano sulla strada per andare scuola. Decine di migliaia sono stati reclutati o usati da forze o gruppi armati. Gli attacchi alle scuole e alle strutture sanitarie e l’uso delle scuole come obiettivi militari è aumentato in molte zone".

Secondo i dati dell'Unicef,nella Repubblica Centrafricana 2,3 milioni di bambini sono stati coinvolti da conflitti, fino a 10.000 bambini si ritiene siano stati reclutati da gruppi armati nell’ultimo anno e più di 439 bambini sono stati uccisi o mutilati, 3 volte di più rispetto al 2013.
A Gaza 54.000 bambini sono rimasti senza casa in seguito a 50 giorni di conflitto durante l’estate che hanno visto 538 bambini uccisi e più di 3.370 feriti.
Ancora, in Siria, più di 7,3 milioni sono i bambini colpiti dal conflitto compresi 1,7 milioni di bambini rifugiati. Le Nazioni Unite hanno verificato almeno 35 attacchi a scuole nei primi nove mesi dell’anno, durante i quali 105 bambini sono stati uccisi e altri 300 sono stati feriti.
Mentre in Iraq, dove si stima che 2,7 milioni di bambini sono stati colpiti dal conflitto, almeno 700 bambini hanno subito amputazioni, sono stati uccisi o ammazzati per esecuzione quest’anno. In entrambi i paesi, i bambini sono stati vittime, testimoni e anche perpetratori di violenze brutali ed estreme sempre crescenti.

E in Sud Sudan si stima che 235.000 bambini sotto i 5 anni soffrano di malnutrizione acuta grave. Quasi 750.000 bambini sono sfollati e più di 320.000 vivono come rifugiati. Secondo i dati delle Nazioni Unite, quest’anno più di 600 bambini sono stati uccisi e oltre 200 hanno subito amputazioni, circa 12.000 bambini sono utilizzati da gruppi armati.
"Il numero totale delle crisi nel 2014 indica che molte sono state dimenticate velocemente o hanno ricevuto poca attenzione - denuncia l'Unicef - Le crisi che si sono protratte in paesi come Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sudan e Yemen hanno continuato a mietere ancora più giovani vite".
“Le violenze e i traumi non danneggiano solo ogni bambino, minano la forza della società. Il mondo può e deve fare di più per rendere il 2015 un anno migliore per i bambini. Ogni bambino che cresce forte, sano, in salute e istruito, è un bambino che può dare un contributo positivo al suo futuro, alla sua famiglia, alla comunità, alla nazione e al nostro futuro comune”. (Adnkronos)
http://www.tecnicadellascuola.it/item/8100-unicef-quot-15-milioni-di-bambini-coinvolti-in-gravi-conflitti-quot.html