"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

giovedì 17 dicembre 2015

Affrontare la diversità con parole in rime



DI LAURA FERRARESI  http://www.lauraeffe.it
 © Illustrazione Diane Duda (Dedicato a Chiara)
            
                   Rosabella la pecorella

Viveva in un prato di un verde variegato
grande quanto uno sguardo incantato
un gregge di pecorelle
tutte morbide, beate e belle.
I loro giorni trascorsi nei pascoli verdi
erano sempre uguali di cui il conto tu perdi.
Per tutte quelle pecorelle era gioia viva,
ma per una sola era una noia infinita.
Rosabella, così si chiamava,
aveva mille pensieri a cui pensava,
mille modi diversi di vivere la giornata
tanto da far perdere la testa alla sua mamma adorata.
I suoi non eran dispetti
erano piccoli giochetti
per vedere cosa avrebbero fatto gli altri piccoletti
così obbidienti dentro al gregge
che nessuno ammonisce o li corregge.
Perchè solo io, pensò Rosabella,
son così diversa e mi sento più lontana di una stella?
Un giorno lo domandò alla sua mamma
che la strinse al cuore e quasi cantò una ninna nanna.
"Dentro di te cresce libero il canto della natura
che rende meravigliosa ogni creatura.
Tu solo lo senti in questo gregge di pecorelle
per questo ti senti sola e non in mezzo a delle sorelle.
Quindi,amore mio, canta piano piano il canto tuo
e insieme a te io canterò il mio,
aiutiamo chi sta vicino a noi
a credere in sè e non ai pensieri altrui."
E fu così che Rosabella insieme alla sua mamma
iniziarono a cantare la loro storia più bella
quella dei cuori così beatamete felici
che non si senton soli tra le altre mille voci,
ma son parte di un coro intero
dove ogni piccola nota ha il suo valore vero.