"Aspettarsi che tutti i bambini,della stessa età,imparino allo stesso tempo,usando gli stessi materiali...è come aspettarsi che tutti i bambini della stessa età,indossino allo stesso tempo la stessa taglia di vestiti."
COLLABORANO A QUESTO SITO:
Dott.ssa in Giurisprudenza Priscilla Scicolone (Luiss Roma)
Dott.ssa in Psicologia Anna La Guzza (Milano)
Docente Universita' Tor Vergata Prof.Aurelio Simone (Roma)
Docente Universita' di Venezia Prof. Enrico Cerni (Venezia)
Dott. Psicoterapeuta Onofrio Peritore (Licata)
Dott. in Psicologia clinica Scicolone Rosario (Lumsa Roma)
Dott. ssa in Danzaterapia (Ada Licata D'Andrea Licata)
Dott. Gianluca Lo Presti Esperto in DSA ADHD
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GLI ALUNNI DELLA CLASSE
1^B:Daniele,Arianna,Roberta,VincenzoP.,Hilary,Gemma,Simona,Alessandro R.,Gaetano,Calogero,Francesco,Flavio,AlessandroS.,Serena,Antonino,Antonio,Giorgia,Ferdinando,Alice,Kadija,Alessia,
Karim,Alberto,Vincenzo N.,Edisea,Gabriele. Tutti i genitori degli alunni

Grazie a tutti per la collaborazione

domenica 6 marzo 2016

Cortometraggio: lasciate che i bambini scelgano la loro strada!



È normale che ogni padre, ogni genitore, desideri trasmettere a suo figlio le proprie abitudini, poiché si sente in possesso di una “saggezza” assoluta. Ma la verità è che sono proprio i bambini, molte volte, a costringerci a rivedere i nostri schemi mentali.
Nel cortometraggio vediamo un bambino in una barca insieme al padre e il nonno, immersi in uno scenario di assoluta magia. E, come in ogni rito di passaggio che si rispetti, anche il bambino riceve il suo cappello di “spazzino delle stelle”, uguale a quello che indossano i suoi familiari. È pronto a intraprendere la professione.
Ma… che cosa succede? Il compito di spazzare le stelle che cadono e ricoprono la luna, per quanto possa sembrare semplice, ogni tanto ha qualche complicazione. Il problema è che, a volte, le azioni ripetute ogni giorno non ci fanno più aguzzare l’ingegno, così l’abitudine ha ormai fatto perdere l’innocenza al nonno e al papà.
Ed è proprio a quel punto che il bambino con la luna negli occhi si fa avanti con decisione e coraggio, riuscendo a risolvere la situazione in un modo che non sarebbe mai venuto in mente alle generazioni precedenti.
Il bambino diventa così, un vero “Piccolo Principe”. Mette in atto il pensiero laterale, o ragionamento creativo, che solo un bambino sveglio e innocente è in grado di sviluppare.
Si allontana dagli schemi paterni per dare sfogo al suo ingegno, rappresentando una nuova generazione che è in grado di farsi strada da sola, che non rifiuta l’aiuto familiare, ma dimostra di possedere anche nuove capacità.
Mentre gli adulti discutono, il bambino agisce. Perché sono proprio loro, i bambini, ad avere la capacità di sapersi allontanare dai formalismi, da quello che è prevedibile, dalle abitudini. Ed è così che rompono gli schemi, e riescono ad avanzare.